26/12/07

Flickering nights

Che poi, alla fine, tra pranzoni tradizionali, i soliti pochi secondi per fare tutto e cercare di comprendere dove sei realmente, alla fine capita che qualche secondo di pausa, forse, riesci a prenderlo.
E riesci, tra un incontro con due amici pazzi scatenati, scambi di regali all'insegna della nevrosi più folle, sigarette fumate all'addiaccio, tra i 12 gradi della sera prima e gli 0.5 della successiva, tra prediche amoevoli e centrifughe, insulti, ingorghi stradali e pacchetti scartati. Dicevo riesci, riesci a trovare un istante, prima di cena, in cui ti metti lì, sul tetto di casa, ad osservare la nebulosa di Orione, ad osservare le stelle, la Luna ed i suoi crateri e marte.
C'è speranza ti dici, c'è speranza, dopo tanto tempo rivedi casa, un giorno di questi riuscirai a tornarci.
Un abbraccio, un saluto di cuore ed un milione di auguri. Anche se -- come sempre -- in ritardo.
Il cuore, specie se marziano, non sa cosa sia un calendario.
A presto,
EdJ

11/12/07

The meaning of liff

Era cominciata come una mattina buona, bella, quasi piacevole. Certo, la notte insonne non ha aiutato, ma son cose che succedono di questi tempi. So di avere un certo tipo di disturbo in questi giorni per tutta una serie di questioni personali, quindi un poco lo metto in conto.
Poi senti qualcuno che conosci, che sai che ti è amico, e senti le disgrazie che gli son capitate, a ciliegina sulla torta. E ti vergogni del tuo malessere, che sembra quasi non esistere più.
Ho scritto queste cose anche per non parlarne in giro. Credo sia più facile distribuire il malessere che il benessere, credo che sia troppo facile utilizzare gli altri come strumento di sfogo, e cercare di focalizzarsi sul proprio dolore invece che su altre questioni.
Come per esempio cercare di essere di aiuto ad altri, o quantomeno cercare di comprenderli.
Altrimenti tutte le cose "brutte" che accadono saranno accadute invano.
Un caro saluto, un augurio di gioia.
EdJ

08/12/07

E Pippo Pippo non lo sa

È notte, il buio si confonde con la luce di un pensiero. Ramingo. Si continua così, per vecchie strade scucite, un ritmo che sa, non conosce silenzio. 


Il freddo umido di questa strana città, agglomerato di folli. Qualcuno -- son tanti -- lo scambia per qualcosa di bello, di vero, di assoluto. Mi guardo attorno Jimmi, è nebbia qui, ed è una pianura senza senso. C'è stato come un contatto, la gente non sa, non comprende, e tu (non sei più Jimmi però) non mi segui. Rallento, mi piace anche così, rallento.

Ed i sofà rimangono lì, per un istante, una vita, ad osservare il paesaggio che conoscono oramai a memoria. Ti guardo che dormi, serena, e finisco, ancora una volta, per innamorarmi di te. C'è qualcosa di più egoistico dell'innamorarsi?

Un abbraccio, un sorriso, questo istante è già passato.

Ti adoro Principessa, non dimenticarlo.

Ciao, a presto

p

06/12/07

Land of a thousand dances

Consapevolezza.
Consapevolezza di tante cose, e così tante altre da scoprire. In questo periodo, complice la stanchezza, continuo ad essere triste. Quasi sicuramente è un mio tratto caratteriale, meglio andare oltre, o non se ne esce vivi ;) (quello comunque, ma vabbé, è un'altra storia...)
Mi ricordo che tanti anni fa mi sono addormentato, una notte di Dicembre, ed ho iniziato a sognare, ma era un sogno così reale e vero che non mi ricordo di essermi più svegliato.
Un giorno, semplicemente, mi risveglierò.
Per ora provo solo a pensare che quel che sento e vivo sia solo un sogno meraviglioso.
Mi alzerò da quel piccolo letto di una anonima città di provincia e sarò felice di quel raggio di sole di un mattino d'inverno.
A presto, un abbraccio.
EdJ

03/12/07

Certe volte...

Oggi ho visto uno spot pubblicitario, di non ricordo bene cosa, forse una trasmissione televisiva. Parlava della complessità della realtà. Ci ho pensato un istante. La realtà è solo un contratto dai termini vaghi ed imprecisi, che tutti credono di aver firmato, ma nessuno poi lo ha mai fatto.


Oh, è chiaro, per faccende semplici, tipo un pugno in faccia, il vino che sa di tappo, questa casa non è un albergo e compagnia cantando la realtà è reale, ma se in tutte le lingue del mondo esiste il termine cosa, ci sarà pure un motivo.

Credo almeno.

Continuo a guardare le stelle, e a sapere che ci sono anche di giorno, anche se non si vedono, e che potrebbero pure essere esplose tutte milioni di anni fa, (quasi tutte in effetti...) e che io son fatto di quella materia che, miliardi di anni fa, è sgorgata dal loro incessante lavorio. 

Anche se non risolve i problemi di comunicazione col resto del mondo.

Mi ricorda che ci sono tante altre cose che esistono, che sono reali, anche senza aver trovato loro un'etichetta, anche se non si possono vedere.

A presto, un abbraccio. Di cuore :)

EdJ