26/10/07

Scattering

Una giornata di viaggio e di luna piena, da immaginare sopra questa coltre di nubi che piove acqua, fango e ricordi scalcinati. Cammino tra le pozzanghere e le foglie, osservo il riflesso impolverato delle luci sul velo d'acqua, distorto da mille passi già fatti da estranei.

Cammino e mi sento leggero, forse i ricordi piovono fuori, non ti bagnano veramente dentro, o forse sei già zuppo e dunque... e dunque non so, ma importa poco. Mi rapisce la magia del momento, non c'è tanto altro da sapere.

Cammino ed incrocio lo sguardo delle persone, sguardi affrettati di anime in corsa, verso qualcosa o in fuga da qualcosa? Abbasso gli occhi ed il riflesso di un lampione mi coglie. Queste luci al sodio sono più delicate verso l'occhio, ma alienano. Mutano troppo i colori e chi vive troppo tempo di notte alla fine ci crede. Che il colore del mondo sia quello della fiamma di carta che brucia.

Non importa, non importa, non importa... sento il rombo di un aereo che passa, sono una formica, una piccolissima formica, e non importa la dimensione. Altro mi interessa, ascoltare come si fonde il ritmo del cuore a quello dei passi, al ritmo della gente che cammina, come me, su questo tappeto incantato, fatto di nulla.

Fatto anche lui della materia delle stelle.

Arrivo a casa, è più tiepido, ma non mi sento più accolto qui dentro.

Ripenso alla luna piena, sopra la coltre di nubi. Sembra quasi mi rivolga un sorriso.


EdJ
  

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