Ho comperato, in preda alle mie solite follie, il cofanetto di Blade Runner, Ultimate Collector's Edition.
Trippa per gatti, come si dice, 5 DVD.
L'ho preso per il semplice motivo che alla fine quel film, quel romanzo, quell'autore, hanno in qualche modo dato un corso differente alla mia esistenza, ma la coscienza di questo fatto è emersa solo mentre rivedevo il film, in lingua originale, cercando di stare appresso ai quei dialoghi.
Tutti nel mondo riportano sempre il monologo di Roy Batty "I've seen things you people wouldn't believe..." per caratterizzare il film, ed è uno dei momenti più coinvolgenti del film, per tutte le implicazioni che ha, per il fatto che proprio in punto di morte l'androide (il replicante dovrei scrivere) diventa finalmente umano, ma quello che veramente mi ha commosso è stato il momento in cui Gaff dice a Rick Deckard "Too bad she won't live!", e poi aggiunge "But then again, who does?". C'è troppa poesia in queste due battute, e la poesia, come credo, è uno dei pochi strumenti che credo siano in grado di segnare una strada e dare una direzione.
Come tutti gli strumenti non è completo, è necessaria ma non sufficiente -- a dirla da matematici -- però è comunque un gran bello strumento.
Un abbraccio e a presto,
EdJ
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